Alcatraz di Milano: dal 1998 qui la notte incontra la musica
Dal 1946 in Via Valtellina 25, a due passi da CasaTitta Bed and Breakfast, c’era un capannone usato come magazzino e poi come officina, dal 1998 c’è l’Alcatraz di Milano, notissimo luogo di musica, incontri concerti e feste nato su ispirazione dei grandi spazi polifunzionali del Nord-Europa. All’epoca la zona era ancora profondamente industriale e lontana dalla coolness dell’attuale quartiere Isola. Negli anni l’Alcatraz ha ospitato nomi come David Bowie, Iggy Pop, Amy Winehouse, Bob Dylan, Muse, ma anche sfilate di Giorgio Armani, convention e dj-set memorabili. Il locale è diventato un’istituzione della nightlife milanese: un crocevia tra atmosfera da live club e vibrazioni da discoteca, capace di far ballare e emozionare i boomers come i giovanissimi e talvolta anche i ragazzini! Tieniti aggiornato sulla programmazione dei prossimi mesi e, se arrivi da lontano, prenota in anticipo al Bed and Breakfast CasaTitta che dista solo 8 minuti a piedi dall’Alcatraz; la cancellazione è gratuita fino a 7 giorni prima!
Sorge spontaneo chiedersi ma perché l’Alcatraz si chiama così? perché associare un luogo di musica alla storica e celebre prigione americana di massima sicurezza? Probabilmente per evocare un’atmosfera di libertà e trasgressione, un concetto che si lega bene all’idea di un grande locale di divertimento e concerti dove si accoglie un pubblico eterogeneo senza restrizioni di stile. Quindi ironicamente e per opposto per trasmettere un senso di evasione e libertà, contrapposto all’idea di una detenzione. L’Alcatraz di Milano, infatti, si presenta come un luogo accogliente per tutti, senza dress code o regole rigide sull’abbigliamento, dove le persone possono sentirsi libere di esprimersi e divertirsi.
Posso confermare che l’Alcatraz di Milano attira davvero un pubblico vastissimo e diversificato che proviene da varie parti d’Italia e talvolta anche dalla vicina Svizzera. Non dimentico una nonna intrepida che ha soggiornato a CasaTitta per accompagnare la nipote e due amichette teen-agers a un concerto Hip-Hop (se non ricordo male), le ha aspettate fuori per tutta la serata mentre le ragazzine si divertivano e alla fine del concerto ha caricato la nipote e le sue amiche, tutte sudate, su un taxi per tornare a CasaTitta (distanza 8 minuti a piedi!) per non farle “prendere freddo”. Avercene di nonne così!!
Talvolta si presentano da CasaTitta degli ospiti ben connotati da un look heavy metal: tatuaggi, piercing, abbigliamento dark, magliette gotiche e scarponi neri a forma di carrarmato. Si capisce subito perché sono venuti! “Benarrivati siete qui per un concerto all’Alcatraz per caso?” Ma l’abito non fa il monaco e l’apparenza inganna: non più tardi dell’altro ieri un distinto avvocato sulla sessantina con la moglie, entrambi super-regular – lui incravattato e lei orecchino di perla – sono arrivati da Roma per un concerto del cantante-musicista israeliano Asaf Avidan, troppo simpatici! tra l’altro dopo averlo ascoltato l’ho aggiunto alla play list di CasaTitta, non ci è affatto dispiaciuto.
Insomma qui a CasaTitta converge varia umanità per andare all’Alcatraz ed è bello la mattina intorno al grande tavolo della colazione, vedere gli ospiti perfetti sconosciuti ma uniti dall’aver ballato al suono della stessa musica la sera prima, chiacchierare e commentare della musica e della performance. E intanto gli serviamo il caffè e i muffins alle mele.
Veniamo a un’informazione pratica, CasaTitta si trova a otto minuti a piedi dall’Alcatraz, si consiglia di prenotare con largo anticipo: in caso di contrattempi o variazioni di programma potrete sempre cancellare gratuitamente fino a sette giorni prima.




